Dall’isola di Bubaque
Il borgo alle spalle, la moto che si fa spazio tra le buche in quella che un tempo era la lingua d'asfalto che univa le due estremità dell'isola, da Bubaque fino alla spiaggia di Brus. Lungo il cammino si intravedono capanne, piccole case, donne con gonnellini di paglia che si prendono cura dei più piccoli e uomini dall'aria stanca che riposano all'ombra di una mangueira. Ci sono bambini che corrono inseguendo un vecchio pneumatico, adolescenti che hanno da poco finito una faticosa partita di calcio, ma più mi avvicino a Brus e più dall'orizzonte compaiono sagome che vengono da lontano. Rallento – bom dia ,bom dia, bom dia! – la voce di un ragazzo che accompagna il mio passaggio.
Cronaca di una missione a Bafata’
Sono le 6:45 di mattina e sono già fuori casa. Il cielo è ancora rossastro per il sorgere del sole, in giro c'è poca gente e il caldo già si fa sentire. Il silenzio che regna sovrano in queste prime ore della giornata è interrotto solo dall'avvicinarsi della macchina che mi porterà in visita al carcere di Bafatá...
Cinquanta sfumature di “Branku” VS Le ragioni del “Patin”
“L'uomo è nato libero, ma dovunque è in catene”
Jean-Jacques Rousseau, Il Contratto Sociale
La passeggiata per la periferia di Bissau è scandita da due parole: “Branku” e “Patin”.
“Branku” siamo noi, i bianchi. I bambini lo urlano fino allo spasmo, i ragazzini lo accompagnano con uno sguardo furbetto di chi vuole chiederti qualcosa, le donne al mercato ti cercano con questa parola per vendere i loro prodotti, gli uomini nelle officine, nei piccoli cantieri o seduti fuori casa. Ti chiamano a volte, sembra, solo per spezzare la noia con qualcosa di nuovo.
Ė strano trovarsi in un mondo ribaltato...
Lavorare a Lunsar
E’ già settembre e ho, quindi, superato la metà del mio soggiorno a Lunsar, una piccola cittadina nella regione settentrionale della Sierra Leone, dove risiederò complessivamente per 6 mesi grazie a una borsa di tirocinio del “Master dei Talenti” della Fondazione CRT di Torino.
ENGIM –Ente Nazionale dei Giuseppini del Murialdo- è una ONG che supporta le attività dei padri giuseppini nel mondo: a Lunsar, la ONG è situata all’interno della stessa missione cattolica, e quindi il confronto costante con i missionari e i loro collaboratori costituisce la caratteristica più peculiare del lavoro, al punto che non c’è quasi più da stupirsi nel sentirsi chiamare “Father” dai bambini di Lunsar e dintorni!...
Racconti dalla Sierra Leone
L’impressione che ho avuto arrivando, a fine maggio, in Sierra Leone, è quella di essere in un posto in cui può succedere di tutto: un temporale improvviso può allagare le strade e bloccare il traffico, ma dopo un’ora la terrà avrà assorbito l’acqua e al posto del grigio e del fango sarà un’esplosione di colori. Dopo qualche mese qui, l’impressione è sempre la stessa: non c’è nulla di prevedibile, nulla di scontato. Un labirinto di possibilità aperte. Riflettendoci un po’ su, vivendoci, documentandomi, ho la sensazione di trovarmi in un posto dal potenziale altissimo, se non illimitato: la natura esuberante e rigogliosa, la varietà dei paesaggi, le spiagge e le foreste spettacolari; ma anche la straordinaria ricchezza culturale di una nazione che ha costituito un punto focale nella storia dei rapporti fra tre continenti e in cui, per meno di 5 milioni di abitanti, troviamo almeno 25 lingue diverse... Questi sono solo alcuni degli ingredienti di una miscela potente e misteriosa. Cosa sarà della Sierra Leone nei prossimi anni?...
Carnaval
Nell'immaginario comune, o per lo meno nel mio, l'Africa è il continente della musica, degli jambe ovunque e comunque. La Guinea-Bissau però sembra essere l'eccezione alla regola. Gli jambe non mancano e neppure chi li sa suonare...se ti inoltri con chi sa, capita di vedere bambini che già li suonano come se non avessero fatto altro, ma è l'eccezione. Tanto è raro vedere per le strade gente che suona, così come è certo che quasi tutti lo sappiano fare, almeno un po'.
Ma le cose cambiano durante il carnevale.