Volontari
17Apr/230

Carnevale – La festa della carne

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Il Carnevale di Rio de Janeiro è conosciuto a livello mondiale per essere il più grande spettacolo del mondo. Ogni anno si riuniscono milioni di persone: la città si riempie di cittadini brasiliani e turisti di varie nazionalità che partecipano a questo evento e successivamente, come da tradizione, abbandonano tutti i piaceri mondani a partire dal Mercoledì delle Ceneri. 

I festeggiamenti iniziano diverse settimane prima del Carnevale e prevedono gli allenamenti e le prove per la Parata di Samba, i blocos de rua, la musica, l’entusiasmo per le strade e gli stravaganti e sfarzosi costumi indossati da bambini, giovani e adulti. 

23Ott/190

Cacais, sinonimo di cittadinanza attiva

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Il Cacais, ossia il Centro de apoyo a criança e adolescente de Ibotirama, è una realtà che ogni giorno accoglie centinaia di bambine e bambini, ragazze e ragazzi, mattina e pomeriggio; offre, grazie agli educatori ed a collaboratori vari, un'educazione variegata e di qualità a chi vi partecipa, dando loro la possibilità di praticare danza, teatro, chitarra e percussioni, educazione ambientale, informatica, sport e attività motoria, nonché un aiuto concreto nella realizzazione dei compiti per casa.

20Set/190

Lo Sport che mi piace, uno spaccato di vita brasiliana

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Bom dia cari lettori, mi presento in breve, sono Laura Zubani, faccio parte dei CCP – Corpi Civili di Pace – e da inizio Agosto sono in terra Brasiliana per lavorare ad un progetto contro le discriminazioni razziali nei confronti di persone afrodiscendenti. In particolare sono a contatto con bambini e ragazzi provenienti da situazioni “difficili”, con i quali cerco di condividere valori e conoscenze attraverso varie attività, tra cui lo sport.

In questo articolo però non voglio soffermarmi sul servizio che qui svolgo, bensì condividere le mie prime impressioni ed emozioni riguardo l’impatto con la città e il rapporto che la gente ha con le attività sportive. Il mondo che mi piace è fatto di sport, ma quello semplice, vero, che unisce e non crea tensioni.

12Giu/140

Notizie dal Brasile della Coppa

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Ciao amici,

vi scrivo dal Paese della Coppa e che in questo momento e’ sotto i riflettori del mondo intero. Già mi immagino il tipo di pubblicità che sta circolando nei media e che rappresenta un popolo allegro, bellissimo e in spiaggia. Non e’ che un’immagine parziale di una nazione immensa che contiene al suo interno differenze inimmaginabili per la mentalità italiana. Le disuguaglianze esistono non solo tra le varie regioni, ma addirittura all'interno delle stesse città e degli stessi quartieri...

22Mag/140

UNICOO a Teofilo Otoni con UAI Brasil

Finalmente riesco a scrivere, anche perchè, per dirla alla francese, l'heure est grave: siamo qui a Teofilo Otoni da quasi due mesi, e tra un mese esatto saremo in volo verso casa; il tempo sta passando decisamente troppo in fretta, anche se fin dall’inizio sapevamo che 3 mesi sono molto pochi, sufficienti appena per conoscere la città e i suoi abitanti, e dover andare via appena si comincia a sentirsi parte del luogo. Comunque, in questi due mesi trascorsi, abbiamo già scoperto tantissime cose, grazie soprattutto a Tina che gira come una trottola con noi quasi sempre al suo seguito: abbiamo già cercato varie scuse per giustificare il fatto che ha più energie di noi, ma penso che nessuna sia valida, e dobbiamo rassegnarci al fatto che siamo di un’altra generazione...
8Ott/130

Sensazioni a quasi freddo!

2013-06-22 18.02.07

Mi colpisce sempre la sensazione che provo al ritorno da un viaggio … lungo o breve che sia ho l’ impressione di tornare ogni volta un po’ cambiata. Arricchita di colori, sensazioni, immagini, espressioni e gesti, e al tempo stesso con qualcosa in meno: quel qualcosa fatto di blocchi, chiusure, timori e incertezze che atavicamente mi appartengono e inconsapevolmente mi condizionano.

Ed ecco che lo scoprire nuovi luoghi e culture porta alla luce parte di questi nei, ne divento consapevole: li guardo, accetto e se posso rimuovo...

26Ago/130

Pezzi di puzzle, pezzi di iceberg e punti di domanda

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12 agosto 2013_E’ passato un mese e mezzo dal mio arrivo in terra brasileira e ogni giorno continua la raccolta di nuovi pezzi di puzzle della realtà locale, consapevole, però, che è un puzzle di cui, forse, potrò solo focalizzare una piccola parte prima di dover ripartire.

Le attività principali sono avviate e altre si presentano interessanti e possibili. Le lezioni di percussioni procedono bene, anche se l’idea di fare un’esibizione in piazza andrà ridimensionata rispetto a come l’avevo immaginata, perché, forse, richiederà più tempo di quello che mi resta [qui un video di una delle prime lezioni: https://www.facebook.com/photo.php?v=10201687357685274 ]...

13Ago/130

São Luis Branco e Preto

Sto scrivendo dall’Italia e ancora non mi sembra vero che tre mesi siano passati. Penso sia quasi ingiusto permettere di iniziare un’esperienza cosi forte e farla durare cosi  poco. Fa proprio male al cuore.(Sarà questa la vera saudades?)

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7Ago/130

In Brasile un Papa rivoluzionario… ma ben nel suo recinto

La giornata mondiale della gioventù in Brasile e le affermazioni del Papa sulle proteste dei giovani.

La giornata mondiale della gioventù in Brasile e le affermazioni del Papa sulle proteste dei giovani: ormai è passata più di una settimana dalla JMJ di Rio 2013, ma questo articolo si riferisce alle impressioni e alle riflessioni di quei giorni, in cui ho avuto la possibilità di vivere la settimana della giornata mondiale della gioventù nel suo paese ospitante...

6Ago/130

A Pipa

C’é una cosa che colpisce arrivati a Vila Luizão e che mi porteró sempre nel cuore…

É la costellazione diurna di aquiloni che volano nel cielo. A manovrarli decine e decine di bambini (ed ex bambini), che finita la scuola corrono in strada per giocare e sfidarsi in aria.

 In attesa di costruire la pipa a pipa 2 a pipa 3

L’aquilone (A pipa) si costruisce con del filo, della carta velina e la foglia dell’albero di cocco. Anzi con la parte centrale della foglia dell’albero di cocco. Si sfila delicatamente, si annoda una croce e poi si incolla. La colla, non puó mancare la colla, mi raccomando altrimenti come lo fissi? e poi, beh non si puó fare, ma ci si puó incollare anche dei pezzettini di vetro cosi in aria puoi sconfiggere l’avversario. Scusa? perché quel bambino piange? ah nulla, il suo aquilone é finito nei fili della corrente e adesso non puó piú giocare. Oh puxa! guarda com’é in alto quello…ciao tia!Mi sono dunque trovata in strada, guardando questi bambini cosi impegnati nel costruire i propri aquiloni, corredo tra le strade distrutte di una periferia e riuscendo a farli volare piú in alto delle nuvole, dinicolandosi tra enormi quantitá di fili dell’eletticitá.