Volontari
14Giu/160

La Fiera del Messico

banda feria

Le “bandas” in strada suonano così vicine le une alle altre che è impossibile distinguerne la musica.

 

“¡Ya te va a tocar la feria!” (presto ti toccherà la fiera) è una delle frasi che, da quando sono ad Aguascalientes, mi sono sentito ripetere più spesso. La persona che la pronuncia solitamente lo fa con veemenza, travolgendomi con il suo entusiasmo. Di solito la conversazione si conclude con pacche sulle spalle e inviti a bere assieme. “Puro desmadre, güey”: sarà il caos più totale.

La feria in questione è quella di San Marcos, un santo particolarmente sentito anche dalle mie parti. Il leone alato dell’evangelista è infatti il simbolo della mia regione e dell’Università in cui mi sono laureato, nel lontano (?) 2013. A questo aggiungiamo che dall’evangelista sepolto a Venezia prendo il nome, e che nella città e nella via in cui ho vissuto negli ultimi due anni il 25 aprile, giorno dedicato al santo, ha un sapore del tutto speciale.  Mi sono dunque avvicinato all’importante evento con un misto di fatalismo e rassegnazione, pensando che dopotutto non potrà essere una festa molto diversa di altre rassegne popolari a cui ho assistito. Mi sbagliavo.

12Apr/160

La bellezza, linguaggio universale.

aula 3

Talvolta, da dei fatti insignificanti o apparentemente privi di grande profondita’, nascono dei pensieri che sorprendono.

Non avendo grandi competenze musicali o sportive, o almeno non abbastanza da insegnarle nei mini corsi che teniamo presso il centro Murialdo ai ragazzi del quartiere La Ladrilleras, ho pensato di tenere occupati e divertire i bambini e ragazzi con qualche attivita’ manuale: lavoretti, semplici opere artistiche e cosi’ via.

Ho deciso di finalizzare tutti questi lavoretti alle aule del centro. Sin dai primi giorni, mi aveva colpito quanto fossero spoglie e tristi: qualche foglio in bianco e nero penzolante dalla parete, scritte con numerose lettere mancanti, in generale grigiore e trascuratezza. Sicuramente non mi aspettavo pavimenti lucidi e marmi, ma ho pensato: “Io, in un posto cosi, verrei volentieri a lavorare?”

25Feb/160

Compendio breve di alcune cose che ho imparato da settembre ad oggi

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Buona terra, buona gente, cieli chiari, acqua chiara

Aguascalientes è una città di circa un milione di abitanti giusto nel mezzo della Repubblica messicana. Si potrebbe addirittura affermare che se tracciassimo due linee immaginarie in grado di collegare diagonalmente i quattro angoli del paese, nel punto di intersezione vi troveremmo proprio Aguascalientes, con la sua catedral le sue peleas de gallos e gli ubriachi della feria di San Marco.

Capitale dell’omonimo stato (fra i meno estesi della Repubblica), Aguascalientes è conosciuta anche come “terra della gente buona”. Un soprannome, questo, inciso a chiare lettere anche sullo stemma cittadino bona terra, bona gens, clarum cielum, aqua clara.

Aguascalientes intende farsi riconoscere per la sua popolazione affabile ed accogliente, per il suo terreno fertile, per i suoi cieli privi di nubi e per le acque che sgorgano dalle numerose sorgenti termali. I tutto sommato bassi indici di violenza, in anni in cui nella gran parte del Messico infuriava la violenza narcos, le hanno peraltro valso l’appellativo di città del no pasa nada. Non accade nulla.

21Dic/150

Feliz Navidad

cantando villancicos

Ancora avevo in mente scheletri e catrinas del Día de Muertos che, all’improvviso e quasi senza che me ne accorgessi, sono stata circondata da lucine di natale e villancicos (i canti tipici del periodo natalizio). Sicuramente, abituata come sono al freddo e alla neve, non riesco ad aspettarmi davvero il Natale dove ancora riescono a fare 20 gradi nelle ore più calde della giornata, ma poco a poco me ne sto facendo una ragione!

20Ott/150

Atardecer

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Sta per iniziare il taller de guitarra e aspetto i miei allievi con ansia, ancora non so chi verrà. Sono arrivata con un nordico anticipo e quindi aspetto cercando di ripassare la lezione che mi sono preparata. Attendo seduta in una sedia-banco a dir poco scomoda che scricchiola ad ogni mio movimento e osservo i particolari di questa stanza in ogni suo dettaglio, ragni compresi.

12Ott/150

Nel furgone!

«¡¡Que no se vayan a caer, chicos!!». «¿Alguien puede ver por dónde andamos?» «¡Cuidado con las piernas!».

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Le urla sguaiate di Doña Silvia ci distraggono dall'odore acre della verdura che si è rotta, perdendo i liquidi. Il furgone avanza insicuro, sobbalzando ad ogni interruzione dell'asfalto, mentre i pochi raggi di luce che passano tra le assi di legno illuminano i nostri volti stanchi ma divertiti. Le casse di frutta e verdura oscillano visibilmente ad ogni curva, e ad ogni curva il mio sguardo incrocia quello di Alejandro. Ci auguriamo entrambi di aver sistemato bene quelle dannate casse di cetrioli.

1Ott/150

Hermosillo, prime impressioni: contraddizioni ed accoglienza nella prima settimana di servizio civile

Sulle prime impressioni solitamente esiste un dibattito.

Qualcuno dice che la valutazione basata sui primi approcci sia quasi sempre sbagliata e superficiale; qualcun altro invece sostiene fermamente che le impressioni iniziali contengono sempre preziose verità.

Qualunque sia la versione giusta, le mie sensazioni all’arrivo ad Hermosillo, ardente citta nel deserto del Sonora, Messico, distante appena un paio d’ore dal confine con gli Stati Uniti – di cui si avverte la presenza incombente, sia nel negativo e sia nel positivo – sono state piuttosto forti, sin dal primo giorno.

2Lug/150

LA DESPENSA COMUNITARIA DEL CENTRO REFFO A.C.

Nuova immagine

Solidaridad II è un quartiere periferico all'estremità sud-orientale della città di Aguascalientes, negli altopiani del Messico centrale. Questa colonia, così vengono chiamati i barrios messicani, vede la presenza di un alto indice di povertà e di marginalità sociale, nonostante ci troviamo in uno degli stati messicani (Aguascalientes) con il maggior indice di crescita economica e di sviluppo industriale. Tuttavia qui la mancanza di risorse, e talvolta la miseria vera e propria, è tangibile e tastabile con mano: la maggior parte delle case che si articolano disordinate a cavallo dell'Anillo Periferico “Siglo XXI” hanno pochi servizi e tetti in lamiera, che portano le temperature interne a salire inevitabilmente.

Da diversi anni, il centro Reffo AC, attivo sul territorio dal 1995, porta avanti un'iniziativa assistenziale per ammortizzare la carenza di risorse delle famiglie, la “despensa comunitaria”, grazie alla quale viene fornito gratuitamente ogni venerdì un paniere di beni alimentari a chiunque si presenti a richiederlo, in un cortile sul retro della parrocchia di San Josè Obrero.

4Mag/150

Essere grati per la ricchezza

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Dopo un anno sono sicuramente più ricca. Non mi riferisco a qualcosa di materiale quanto più ad una ricchezza in qualità di persona. Un anno trascorso ad Aguascalientes mi ha sicuramente cambiato e questo credo sia l’aspetto più importante e il successo di un’esperienza: qualcosa che ti cambia in meglio sarà stata sicuramente una cosa buona.

21Apr/150

Un’esperienza che ti cambia la vita!

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 Dopo un mese dal mio rientro, non mi sembra ancora possibile pensare che quest’anno di servizio civile sia terminato, nella mia mente voglio credere di essermi presa una piccola pausa per poi ripartire …

verso quella terra ardente che mi ha lasciato i segni sulla pelle,

verso quelle persone cosi forti che superano qualsiasi difficoltà senza lamentarsi ma con l’arma più forte il sorriso,

verso quei bambini che portano sul corpo ferite di storie familiari cosi difficili che spesso solo a ripensarci gli occhi mi si riempiono di lacrime, ma loro a dieci anni raccontano queste cose come se fosse normale e con una forza davvero ammirabile, sono bambini cresciuti troppo in fretta spesso lasciati soli a superare tutti gli ostacoli della vita, ma loro non hanno il tempo di piangersi addosso perché devono lottare contro ogni pericolo che la vita gli pone davanti,