Volontari
21Dic/150

Feliz Navidad

cantando villancicos

Ancora avevo in mente scheletri e catrinas del Día de Muertos che, all’improvviso e quasi senza che me ne accorgessi, sono stata circondata da lucine di natale e villancicos (i canti tipici del periodo natalizio). Sicuramente, abituata come sono al freddo e alla neve, non riesco ad aspettarmi davvero il Natale dove ancora riescono a fare 20 gradi nelle ore più calde della giornata, ma poco a poco me ne sto facendo una ragione!

Assieme ai preparativi natalizi però arriva anche l’anniversario della Madonna di Guadalupe, l’orgoglio cattolico Messicano, che si festeggia il 12 dicembre e si accoglie con 46 rosari a partire dai primi giorni di novembre. Ogni casa ha quindi cominciato ad essere addobbata di luci, stemmi messicani e immagini della Guadalupe, talvolta affiancati da pupazzi di neve e babbi natale.

Dal 18 dicembre sono iniziate le vacanze natalizie e abbiamo sospeso tutte le attività della parrocchia dopo una settimana e mezza di feste incessanti e peregrinazioni alla cappella della Madonna di Guadalupe. Tutto il mese di novembre è stato dedicato ai preparativi delle feste natalizie ed abbiamo preparato canti, recite e lavoretti manuali. Ogni gruppo di ragazzi aspettava con ansia il giorno dell’arrivo dei ragazzi di altri collegi (provenienti da zone più benestanti della città), i quali avrebbero portato loro un regalo a testa ed una merenda da condividere. Il nostro compito era quindi quello di dar loro il benvenuto con qualche canto e magari un piccolo pensierino per ricambiare.

Coi ragazzi del mattino ci siamo avventurati nel preparare due canti natalizi in italiano, uno dei quali il famosissimo Tu Scendi dalle Stelle, e dopo ore e ore di prove siamo riusciti a commuovere pure Padre Mario prima che partisse per la sua vacanza in Italia.

Mentre i ragazzi delle medie preparavano piñatas (le famose pignatte da riempire di dolci e rompere con un bastone), i bimbi delle elementari realizzavano dei piccoli presepi dentro un guscio d’uovo o pinguini e agnellini di plastilina.

Costruendo Piñatas

I ragazzi del pomeriggio e quelli di San Isidro hanno invece deciso di cimentarsi in due pastorelas (sono recite natalizie, quasi sempre ironiche con molte prese in giro rivolte alla societá), sembravano imprese titaniche visto che il tempo era sempre limitato e il lavoro da fare tantissimo, ma i ragazzi si sono prestati anche a fare prove di sabato ed alla fine ce l’abbiamo fatta ed é stato un successo.

Pastorela S.Isidro

La cosa più difficile però è stato affrontare una settimana di feste continue, dal centro reffo all’apoyo ascolar.

Ogni festa si chiama posada e comincia sempre con una canzone che rimanda al momento in cui Giuseppe e Maria chiedevano ospitalità nelle locande per poi finire con uno scambio di regali, dolci e con l’imperdibile spacca pignatta, la quale qui in Messico ha una forma di stella a sette punte rappresentanti i peccati capitali che vengono rotti in segno di espiazione. Da ogni pignatta poi una pioggia di dolcetti scatena le corse frenetiche di bambini alla ricerca di riempirsi le mani di dolciumi!

I Messicani sono un popolo tranquillo per antonomasia, ricordato per lo stereotipo della siesta al solleone, ma nei periodi di festa sembrano tutti riattivarsi per lasciar spazio ad una frenesia soprendente.

La nostra coordinatrice correva tutto il giorno per assicurarsi che ogni cosa fosse in ordine, le cuoche alle 9 del mattino erano già in prima fila per preparare manicaretti e caffè bollente, e tutti sembrano reggere una o più feste al giorno senza battere ciglio mentre noi, forse poco abituati e presi alla sprovvista dall’improbabile escursione termica invernale, ci siamo beccati un week end a testa con la febbre a 38!

L’ultimo mese è stato decisamente un mese pazzo, ma vedere i ragazzi felici con i loro regali o semplicemente soddisfatti perchè le cuoche preparavano loro atole caliente<(bevanda calda di mais a vari sapori come vaniglia e cioccolato) o pozole (una zuppa di carne piccante) è stata una grande soddisfazione. Ora quindi ci spettano due settimane di vacanze in cui ricaricare le batterie e far salire il livello glicemico del nostro sangue cercando di far fuori la quantità di dolci che ci hanno regalato.

Feliz Navidad a todos!!

Nicoletta Todesco, Volontaria in Messico con il Servizio Civile

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