Volontari
12Lug/130

Ricerca sociologica sul contesto giovanile e sulla dispersione scolastica ad Aguascalientes

Introduzione

Il lavoro svolto presso il Centro Reffo ad Aguascalientes si è sviluppato intorno al contesto giovanile della città. Il tema principiale riguarda il fenomeno della dispersione scolastica. Per affrontare questo argomento si è cercato di capire quale siano le condizioni in cui vivono i giovani e non fermarsi sul contesto familiare individuale come è stato fatto precedentemente.1L'intenzione è qui quella di mostrare alcune delle strutture sociali fondamentali, per creare un'immagine ampia dei problemi attuali dei giovani nella zona orientale della città, sperando che il presente lavoro sia utile per capire come il Centro Reffo potrebbe inserirsi e integrarsi meglio nel contesto locale...

Aguascalientes è sia il nome dello stato che della città più grande. Nel 2010 la popolazione dello stato era di quasi 1,2 milioni, mentre la città aveva una popolazione di ca. 800 000 persone,. La parte orientale della città, dove vive la popolazione più giovane, è anche la parte della città più densamente popolata (IMPLAN 2011).

I dati presentati qui derivano dagli incontri con due organizzazioni specializzate nei contesti giovanili problematichi d'Aguascalientes. In primo luogo il Centro de Integración Juvenil che lavora con i giovani che hanno problemi di droga e poi un gruppo del governo locale che lavora con le bande. L'obiettivo finale è quella di elaborare delle raccomandazioni su come il Centro Reffo potrebbe utilizzare queste conoscenze per migliorare la propria integrazione nel contesto locale.

 

La presenza delle droghe nella zona orientale dell'Aguascalientes

Il ''Centro de Integración Juvenil'' è un associazione civile nazionale messicana specializzata sul fenomeno dell'abuso di droghe e alcol fra i giovani.2La divisione di Aguascalientes è stata operativa per 43 anni. Essi operano principalmente nelle scuole facendo lavoro preventivo partendo dai 6 anni fino all'età dell'Università con l'assistenza dei giochi e i video. C'è anche la presenza ad Aguascalientes di un'organizzazione governativa che si chiama ''Clinicas Nuova Vida'', operativa da quattro anni. Queste “Clinicas” lavorano solo alla mattina, mentre il Centro de Integración è aperto dalle 8 alle 20, e viene aiutato dal centro per stabilirsi nella città.

L'alcol è il problema più grande ad Aguascalientes secondo la dottoressa Jimenez Salazar.3 Questo anche perché i giovani già ubriachi sono più disposti a prendere droghe più pesanti che sono disponibili nella maggior parte dei quartieri della parte orientale della città. I giovani sanno bene dove andare per comprare droghe come marijuana e cocaina che sembrano essere le droghe più presenti nella zona, anche se la direttrice non ha mai visto un posto di vendità nei suoi 30 anni di lavoro.4 Sul livello internazionale nel consumo di alcol in 2003 il Messico occupava il posto numero 12 fra i paesi del continente Americano e i Caraibi (Moreno, 2010: p. 8); anche se questo posizionamento non sembra di essere critico, la direttrice dice che il problema in Messico è una questione di cultura di bere, che quando si beve si beve tanto.

Il percorso tipico è quello di iniziare con le sigarette all'età di 10-11 anni, seguito dall'alcol ai 12-13 anni e intorno ai 14 anni si inizia a esperimentare con marijuana e sostanze inalanti. Al centro iniziano i programmi di riabilitazione a partire da 14 anni ed è normale che lì si mandino i ragazzi dopo che sono stati sotto l'abuso di alcol per almeno 6 mesi.

Dopo l'alcol, le sostanze inalanti è la forma di droga più usata nella città fra i giovani. Queste droghe sono facili da ottenere perché possono essere fabbricate da tante sostanze legali come pintura, benzina o colla. Subito a nord di Aguascalientes, nel municipio Jesús María, esiste una fabbrica di mobili dove chiaramente usano tantissima colla e grande quantità di questa esce dalla fabbrica e finisce sulla strada. Anche tanti ragazzi giovani che iniziano a lavorarci cominciano a drogarsi con la colla. La direttrice indica che alcuni ragazzi iniziano a lavorarci già dai 13-14 anni. Il problema delle sostanze inalanti di questo tipo è che danneggiano il cervello in poco tempo. Hanno avuto giovani al centro che avevano perso la vista o hanno subito problemi con il linguaggio.

L'approccio del centro è quello di affrontare in una prima fase i genitori. Non solo attraverso un comunicazione con loro, ma anche essendo presenti nei quartieri più esposti tutti i giorni dalle 8 della mattina fino alle 8 della sera. Cercano anche di informare i genitori sull'abuso possibile per esempio suggerendo loro di non tenere pintura o altre sostanze che potrebbero essere inalate in posti disponibili dentro la casa. Il confronto con i genitori e le famiglie è importante per arrivare all'origine dell'abuso.5 Uno dei problemi principiali secondo la dottoressa Salazar è l'indifferenza dei genitori verso i loro figli.

Un fenomeno recente nella città sono le feste di tipo ''Perreas'' che sono le discoteche dove si può trovare una specie di ''buffet'' dei droghe. Salazar indica che i genitori che lasciano i loro figli andare, sono ben consapevoi dell'esistenza dei ''buffet'' ma consentono che i figli vanno lo stesso. Nelle zone della parte orientale è anche normale che i minori bevano sulla strada e vivano la vita della strada. L'abuso di alcol fra i minori è aumentato negli ultimi 20 anni (Moreno, 2007: p.33). Insieme all'indifferenza dei genitori, l'accesso alle droghe nei quartieri può essere la radice dell'abuso, visto che la presenza del mercato delle droghe nelle località è visto come qualcosa di normale fra gli abitanti. La facilità d'accesso locale è un fattore decisivo poiché, come si vedrà più avanti, la mentalità giovanile ad Aguascalientes sembra essere principalmente rivolta al proprio quartiere, a causa di una territorialità che non permette ampi spostamenti nella città.

Un altro approccio del Centro è quello di integrare i giovani con i gruppi locali della chiesa e attraverso questi cercare di inserirgli nella sfera culturale locale. Raggiungere i giovani attraverso la chiesa è una tattica che funziona visto che il rispetto per essa rimane stabile anche nelle zone più problematiche.6Si vedrà che questo è vero anche per le bande della città che hanno integrato l'immagine della ''Virgen de Guadalupe'' come parte della loro identità. Così la chiesa prende il ruolo non solo di guida spirituale, ma anche di guida sociale nelle comunità povere della città. Questo anche perché un problema nella parte orientale è la mancanza di buoni esempi per i giovani. I ragazzi un po' più grandi non sono molto presenti perché, nel caso tipico, hanno già figli all'età di 18 anni e iniziano una vita lavorativa stancante che gli costringe a stare per lo più fuori della loro comunità.7Coloro che invece rimangono nelle località spesso sono senza lavoro e quindi costretti a una vita di strada. Risulta che le persone del posto che possono dare il buon esempio non sono molto visibili tranne che nel fine settimana sopratutto il sabato che è però il giorno che più i giovani fanno la festa. Così l'interazione con gli adolescenti d'età superiore succede più nelle discoteche e nelle ''Perreas'' dove questi non necessariamente prendono il ruolo di buono esempio.

Nella zona orientale della città i giovani che lavorano sono per lo più i maschi, sopratutto nel caso in cui che c'è un bambino presente. La presenza di un bambino potrebbe essere anche la ragione per cui l'uomo deve trovare un lavoro. In alcuni casi, come indica la dottoressa Salazar, i giovani cominciano a lavorare già al 13-14 anni quindi nell'età in cui dovrebbero seguire la scuola secondaria, che è anche l'età tipica in cui si inizia ad sperimentare le droghe.

Nelle comunità anche la partecipazione alle bande limita la partecipazione all'istruzione obbligatoria. Il lavoro del Centro de Integración Juvenil non si concentra intorno a quelle però le incontrano tanto nelle zone in cui sono presenti. Normalmente sono amici dello stesso quartiere che cercano un'identità comune e che si distinguono da altri quartieri che naturalmente diventano nemici. Il modo di confrontare questi nemici è attraverso la violenza, ma la dottoressa Salazar indica che è più un fenomeno di territorialità che guerra fra di loro e che non è comune l'uso delle armi quando la situazione s'intensifica.

Il fatto che i giovani passano il tempo sulla strada, vivendo il quartiere, si potrebbe anche ricondurre a quella che la dottoressa Salzar caratterizza come l'indifferenza dei genitori.8 La struttura demografica della zona orientale crea in sè tante micro-comunità dove si può vedere che le persone si sentono chiuse sia spazialemente che psicologicamente e questa realtà risulterebbe in violenza familiare e bassa autostima. Il tasso di suicidi nella città, e sopratutto nella parte orientale, è preoccupante ed è aumentato del 204% dal 2003.9''Solamente el 3 por ciento presentó síntomas de depresión, el 85 por ciento manifestó problemas de bipolaridad y el resto trastornos depresivos compulsivos, así como trastornos en los límites de la personalidad'' (Delgado, 2013). Si vede che è utile esaminare il contesto dei giovani più precisamente per capire meglio quale difficoltà possa provocare un'indifferenza verso la vita. L'approccio utile qui sarebbe di affrontare i problemi più reali delle zone povere della città e uno di questi è il problema delle bande.

 

 

Il problema delle bande nella zona orientale

 

Hector Castillo (2002: p. 8-10) classifica la banda basandosi su 12 caratteristiche10principali, questa definizione aiuta a capire le informazioni sulla situazione di Aguascalientes che verrà approfondita più avanti.

Le bande sono raggruppamenti di giovani fra i 12 e i 24 anni d'età. Esistono membri femminili e anche bande composte solo da raggazze.

La banda è inizialmente un'identità territoriale che usa la strada come l'unico spazio di socializzazione.

L'attività principiale delle bande è condividere il tempo libero e chiaccherare. Le bande sviluppano un linguaggio loro con codici propri difficile da capire per qualcuno che è esterno al contesto.

La banda è una contaminazione sociale che attira giovani che quotidianamente si confrontano con una società complessa e difficile, con poche risorse economiche, sociali e morali. La banda implica non stare da solo, una sensazione difficile per gli adolescenti.

Le bande creano dominanza territoriale fra i gruppi. Le Dispute per il territorio spesso risultano in violenza.

Le bande permettono la difesa e l'unificazione di zone che spesso sono settori sociali esclusi da tanti dei diritti del cittadino e con un sistema di polizia assente e inefficiente.

La banda è anche una scuola. Una scuola che insegna a cercare di sopravvivere ad ogni costo.

Le bande non solo creano un linguaggio parlato ma anche simbolico attraverso il modo di vestirsi, interessi culturali, modi di camminare e ballare.

Partecipano nella cultura popolare e la musica è importante per la loro ricreazione e per le feste. Le discoteche, i raves e altri tipi di feste si frequentano spesso.

Tradizionalmente i giovani si riuniscono agli angoli delle strade. La strada è lo spazio privilegiato per l'incontro giovanile in Messico.

Si nota una mancanza di speranza nel futuro fra i giovani delle bande.11Sopravvivere in una situazione difficile crea apatia e la partecipazione nel contesto collettivo della banda funziona come un rifugio individuale insieme al consumo di droghe.

Nelle bande è costume darsi nomi e attributi che funzionano anche per strutturare la gerarchia all'interno della banda.

Beto Vera è un collaboratore della deputata attuale della zona orientale d'Aguascalientes, Tere Jimenez, che rappresenta il partito politico PAN.12Il loro lavoro si rivolge verso una più grande integrazione delle comunità delle zone povere situate nella parte orientale della città. Il lavoro di Beto Vera e dei suoi collaboratori - la loro squadra consiste di 8 persone di cui 4 psicologi - si svolge sopratutto verso l'integrazione geografica delle bande.13Questo per diminuire la mentalità d'identità locale che attualmente sembra essere la radice del problema. L'idea non è quella di creare bande più grandi, ma creare una situazione di visibilità fra di loro che aiuta a diminuire la potenziale minaccia che potrebbe portare una persona sconosciuta.

Lavorano anche con ogni banda individualmente per insegnare ai ragazzi a usare le loro qualità artistiche in modo produttivo; per esempio stanno insegnando attualmente come tagliare i capelli.14Questi insegnamenti aiutano i giovani di riuscire a guadagnare per sopravvivere, visto che tanti giovani delle zone povere non vanno tanto alla scuola dopo che iniziano a fare parte delle bande.

Un'altra parte del loro lavoro consiste nel portare gli psicologi nelle località per conversare con i giovani e creare mappature delle problematiche psicologiche che sono presenti. Come già indicato il suicidio è un problema attuale molto urgente. Per aiutare la disperazione giovanile hanno portato e fatto conoscere un ragazzo che è nato senza la parte bassa del corpo. Questo è uno dei metodi che usano per mettere l'esistenza dei ragazzi in una prospettiva più grande e dirigergli verso il mondo esterno. Il metodo è quello di portare gente conosciuta dal mondo esterno per conoscergli e per raccontare come sono riusciti ad arrivare al dove sono attualmente. In più cercano di integrare le bande attraverso lo sport, organizzando le partite di calcio e boxing per far conoscere bande rivali in un contesto di gioco.

Nel momento in cui sono stati raccolti questi dati stavano lavorando con 3 bande in diversi parti della città. Della zona sud di una dei quartieri più problematici che si chiama Insurgentes lavoravano con una banda che si chiama San Fran 13, nel centro con Ratas 15 e nella parte orientale del Palominos con CPD 33.15I nomi delle bande sono normalmente composti dal nome della località o qualche altro nome che suona bene più il numero dei membri che fanno parte al momento della creazione. Così si autoidentificano come membri di un gruppo locale che si confronta con le bande delle altre località spesso attraverso quello che è chiamato ''tirar barrio''. ''Tirar barrio'' significa rappresentare il proprio quartiere quando confrontato con altre bande o persone da altri quartieri e in questo senso funziona anche come un metodo di ricerca di conflitti.

L'identità territoriale dei giovani delle bande spesso si limita al loro quartiere che può essere solo 3-4 strade dove marcano il proprio territorio con i graffiti. Quasi sempre in questi graffiti si trova la Virgen de Guadalupe con i nomi dei membri della banda accanto o i nomi dei ragazzi morti del quartiere.

Visto che le bande si limitano a uno spazio così ristretto ciò significa anche che ci sono tantissime bande in Aguascalientes. Secondo Beto e Miguel esistono più di 500 diverse bande nella parte orientale. Queste bande potrebbero anche essere definite come ragazzi di diversi quartieri poveri che vivono in piccoli mondi chiusi senza tanti buoni esempi e con pochi altri gruppi a cui appartenere se non alla banda locale. L'approccio dell'organizzazione di Beto è quello di portare a loro gente dal mondo esterno per aprirgli l'attenzione verso ciò che sta fuori il loro contesto locale.

La chiusura della mentalità territoriale nel caso di Aguascalientes significa restringere il proprio mondo dove si crea uno spazio disponibile con pochi punti di riferimento. Le periferie della città sono state costruite recentemente in un modo strutturalmente densoa e uniforme. Può sembrare che proprio le restrizioni fisiche giochino un grande ruolo nel contesto sociale risultando in restrizioni mentali e come conseguenza in problemi psicologici fra la popolazione giovane delle zone orientali. Infatti uno dei progetti principiali del gruppo di Beto Vera è di capire come affrontare il problema dei suicidi fra i giovani abitanti nelle zone in cui lavorano.

 

La crescita urbana e la città informale

''La ciudad de Aguascalientes en la década de las ochenta creció fisicamente en una forma rapido y sostenida, pero sin una verdadera planeación, predominando intereses creados de grupos poderosos que son los que han mercado la trayectoria del crecimiento fisico espacial'' (Garza, 1995: p. 28). La crescita urbana degli anni '80 ha avuto origine dallo sviluppo industriale con l'introduzione di grandicompagnie multinazionali come Nissan, Xerox, Texas Industries e altri. Il bisogno di forza lavorativa risultava in un'espansione della città verso sud e oriente fuori dal controllo del governo federale (Aranda, 1995: p. 34). Quindi l'espansione è stata il risultato di interessi privati e i poteri statali non sono riusciti, o non sono stati interessati, a regolare questa crescita.

La zona orientale di Aguascalientes è cosi il risultato di una crescita, rapida e incontrollabile. Una crescita che crea ciò che si può definire come ''città informale''. Questa ''irregolarità tollerata'' nella crescita della città, legato al corporativismo politico, è stato una delle principiali forme della produzione dello spazio urbano in tutto il Messico e si calcola che fra il 40 e il 60 per cento delle zone abitate in Messico hanno una origine informale (Rothe, 2008: p. 51).

Ciò che caratterizza la città informale è che è stata costruita per e dai poveri, spesso da famiglie che vengono dalla campagna e che portano con sé la logica della campagna quando sviluppano gli spazi intorno a casa. Un altro elemento della città informale è la mancanza di ordine spaziale come il risultato di un'interazione sociale locale sopra la divisione del territorio (ibid: p.52). Come risultato la città messicana cresceva poco a poco e le decisioni sulla costruzione sono state prese a livello locale invece che globale; ciò può spiegare la struttura alcune volte caotica dello spazio urbano.

Il fatto che le limitazioni spaziali siano un problema reale può essere marcato dal progetto della ''Linea Verde'' che attualmente si sta sviluppando nella città. ''Línea Verde es el proyecto ecológico, urbanístico y social más ambicioso de la Ciudad, el cual crea espacios para la convivencia familiar, con el objetivo de promover la armonía vecinal y ampliar el compromiso comunitario.'' (Federación Nacional de Municipios de México AC, 2013). L'idea è quella di costruire un parco funzionale che segue un percorso di 15 km attraverso la parte orientale della città e così mettendosi a disposizione per 400 000 abitanti e cioè quasi la metà della popolazione della città . Fa parte di un più grande progetto statale di sviluppo urbano che vuole cercare modelli nuovi per favorire uno sviluppo urbano più conveniente in termini sociali (La Jornada de Aguascalientes, 2012). La linea verde si manifesta così come un progetto positivo per la parte ''dimenticata'' di Aguascalientes sopratutto perché aggiunge una nuova dimensione spaziale alle realtà locale e può anche essere visto come una zona potenzialmente neutrale fra quartieri conflittuali.

Utilità di questi dati per il centro Reffo

Una collaborazione e la costruzione di una rete con altre associazioni che lavorano con giovani problematici potrebbe essere utile per Centro Reffo sopratutto per condividere le conoscenze. Per esempio il Centro de Integración Juvenil che cerca di integrare i giovani con la chiesa potrebbe fare del lavoro insieme al Centro Reffo. Un contatto con Beto Vera potrebbe essere stabilito per lavorare verso un sviluppo del contesto giovanile, capire come funziona il reclutamento delle bande e il loro contesto, potrebbero essere informazioni utili per meglio prevenire la dispersione scolastica e ridurre la violenza.

Si è visto che una delle ragioni per un contesto giovanile difficile può essere la situazione spaziale in cui tanti giovani nella zona orientale dell'Aguascalientes si trovano. Questo indica che è importante non sottovalutare le potenzialità della Linea Verde, un progetto che sta sviluppandosi attualmente. Integrarsi in questo progetto da parte del Centro Reffo può essere un approccio utile se l'intenzione è quella di migliorare l'integrazione nelle comunità locali e aiutare a renderlo uno spazio comune prevenendo la dominazione dei gruppi territoriali.

L'inserimento del Centro Reffo per i tironcini nell'Università Autonoma di Aguascalientes si vede come un elemento che potrebbe essere sfruttato ancora di più. L'accordo fino ad ora si basa sull'inserimento del Centro Reffo come una delle organizzazioni a scelta dove gli studenti potrebbero venire a fare un tirocinio che poi verrà valutato in crediti. Inoltre si potrebbe fare un accordo che integra maggiormente i diversi settori dell'Università continuamente. L'idea sarebbe quella di raccogliere studenti per attività di volontariato. Questo si potrebbe fare offrendo il lavoro volontario agli studenti coerentemente al loro campo di studio. Darebbe una risorsa in più al Centro Reffo e in cambio gli studenti potrebbero ottenere un certificato di lavoro da unire al proprio Curriculum Vitae.

Per ottenere questo sarebbe utile cercare di sviluppare un ''banner'' sul sito di internet dell'Università, con il collegamento di un PDF (o un altro tipo di documento) ben strutturato. In più le iscrizioni per lavorare come volontariato sincronizzato con gli inizi dei semestri può attirare nuovi studenti rendendo più facile per loro a strutturare il proprio percorso. Questo documento dovrebbe volgersi ai diversi settori, per esempio:

Facoltà di psicologia:

posti: 3 (per dare un senso d'esclusività)

Lavoro/Progetto: Aiutando studenti giovani con problemi d'apprendimento, sviluppando strutture mentali dei ragazzi delle zone povera della città, ecc.

Facoltà di Sociologìa:

posti: 3

Lavoro/Progetto: Investigazione sul situazione familiare della zona, ecc.

Facoltà di economia:

posti: 2

Lavoro/Progetto: Aiutare a trovare fondi e sviluppare meglio le offerte del Centro Reffo, ricerca sul modello di fondi statali ecc.

 

Offrire qualcosa che potrebbe attirare gli studenti e che sia allo stesso tempo qualcosa che serva ai bisogni attuali di Centro Reffo. Perciò integrare nel testo ''Aiutare a trovare fondi e sviluppare meglio le offerte del Centro Reffo'' con ''ricerca sul modello di fondi statali'' che sia spiega il lavoro generale da fare sia quello che può sembrare attirante agli studenti. Si vede che i punti che mirano a attrarre gli studenti sono molto generali e perciò sono anche molto flessibili in modo da lasciare agli studenti di autodefinire la loro ricerca, e così non ci sarebbe il bisogno di seguirgli dal parte di Centro Reffo.

 

Rolf Clement Johannensen, Borsista UNICOO in Aguascalientes, Messico

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