Volontari
17Ott/130

“Donde termina la cultura y empieza la carne asada”

2013-10-13 20.07.01

José Vasconcelos, scrittore e filosofo messicano di fine Ottocento giunto a Sonora disse che si trovava “donde termina la cultura y empieza la carne asada”.

In effetti Hermosillo, città nel cuore dello stato di Sonora, non offre quella ricchezza culturale per cui è mondialmente conosciuto il Messico, le grandi piramidi Maya sono lontane migliaia di chilometri da qui… così come la grande e imponente capitale...

17Ott/130

ep. 2 – L’insostenibile leggerezza di un pallone sgonfio

Una “missione” delicata come la nostra, in un contesto culturale tanto diverso e lontano, prima della partenza ed in corso d’opera, genera un flusso continuo di raccomandazioni:Da parte dell’Ente:  – “Non esitate a fare domande!”, – “Non chiedete troppo!”, – “Esagerate, ma non troppo!”. Da casa: – “Vai piano, stai attento!” (prima di prendere il volo); – “Non prendere freddo!” (un attimo dopo aver descritto quanto picchi il sole); – “Non ti appesantire!” (in reazione alla descrizione della dieta tipica a base di fagioli, carne e chile). E così via…Nessuno mai, però, che ti avvisi del vero pericolo, in agguato dietro l’innocenza di un pallone che mestamente rotola nel meriggio messicano. Un pallone sgonfio al punto giusto che, se non causa alcun pericolo nei bambini del posto, ormai immuni da generazioni, può regalare ad ignari cooperanti d’oltreoceano cadute con avvitamenti carpiati o doppio salto mortale.

Tutto questo a conferma che, cadute e polsi malconci a parte,  a bambini e ragazzi basta davvero poco per divertirsi. Qui ad Aguascalientes come altrove. Basta un pallone, per sgonfio che sia, e lo stare insieme.

Lo stare insieme funziona un po’ meno per compiti e tareas, ma per quello ci stiamo attrezzando.

 

Biagio Grillo, Volontario in Messico con il Servizio Volontario Europeo

14Ott/130

Buscando el Levante por el Poniente – ep.1

Arriviamo in Messico, destinazione Aguascalientes, dopo 3 scali, 1 oceano. Un viaggio interminabile di cui, anche per colpa del fuso orario, non riesci a calcolare la durata. Quando stai per giungere allo stremo della sopportazione, lo schermo ci tiene ad avvisarti che stiamo sorvolando un’improbabile Itaca nordamericana.

Infine ecco, ti accoglie un cielo che sembra più vicino e nuvoloni come meringhe giganti anche, poi in ordine sparso:2013-10-06 09.54.11_huerta

  • i peperoncini rossi della huerta e la conseguente facile predizione di quello che sarà l’ “segreto” di ogni pasto;
  • un sole che ti picchia in fronte come un instancabile battitore di béisbol,
  • le domande a bruciapelo ed un po’ scapestrate dei seminaristi che tentano bonariamente di instaurare contatti interculturali;
  • montagne di tortillas, che dopo appena qualche giorno arrotoli su una mano con l’abilità innata di equilibrista gitano;
  • le risate dei bambini che non riescono a pronunciare il tuo nome, appena prima  di scoprire che ti chiami proprio come il loro nonno emigrato chissà quanti anni prima;
  • gli apparentemente innocui “picos de palomas” sottolio che ti vengono offerti con indubbia generosità ma (soprattutto) nell’ammiccante attesa di quell’esplosione che il tuo viso di gringo mostrerà…

Che altro? Siamo appena arrivati, un pò di pazienza insomma… Saludos.

 

Biagio Grillo, Volontario in Messico con il Servizio Volontario Europeo

13Ott/130

Cinquanta sfumature di “Branku” VS Le ragioni del “Patin”

“L'uomo è nato libero, ma dovunque è in catene”

Jean-Jacques Rousseau, Il Contratto Sociale

La passeggiata per la periferia di Bissau è scandita da due parole: “Branku” e “Patin”.

Branku” siamo noi, i bianchi. I bambini lo urlano fino allo spasmo, i ragazzini lo accompagnano con uno sguardo furbetto di chi vuole chiederti qualcosa, le donne al mercato ti cercano con questa parola per vendere i loro prodotti, gli uomini nelle officine, nei piccoli cantieri o seduti fuori casa. Ti chiamano a volte, sembra, solo per spezzare la noia con qualcosa di nuovo.

Ė strano trovarsi in un mondo ribaltato...

8Ott/130

Sensazioni a quasi freddo!

2013-06-22 18.02.07

Mi colpisce sempre la sensazione che provo al ritorno da un viaggio … lungo o breve che sia ho l’ impressione di tornare ogni volta un po’ cambiata. Arricchita di colori, sensazioni, immagini, espressioni e gesti, e al tempo stesso con qualcosa in meno: quel qualcosa fatto di blocchi, chiusure, timori e incertezze che atavicamente mi appartengono e inconsapevolmente mi condizionano.

Ed ecco che lo scoprire nuovi luoghi e culture porta alla luce parte di questi nei, ne divento consapevole: li guardo, accetto e se posso rimuovo...

2Ott/130

Lost in a Seminario

Ultimo mese ad Aguascalientes, la Rovigo del Mexico ( i rovigotti mi perdoneranno per questo accostamento…jeje!); una città un po’ soporifera e con scarse attività culturali e ricreative, nella quale Chiara ed io abbiamo vissuto negli ultimi 6 mesi.
L’unicità della nostra permanenza qui risiede, però, nel luogo che ci ha ospitato tutti questi mesi: il SEMINARIO dei Padri Giuseppini!...

13Set/130

Lavorare a Lunsar

Lunsar 2E’ già settembre e ho, quindi, superato la metà del mio soggiorno a Lunsar, una piccola cittadina nella regione settentrionale della Sierra Leone, dove risiederò complessivamente per 6 mesi grazie a una borsa di tirocinio del “Master dei Talenti” della Fondazione CRT di Torino.

ENGIM –Ente Nazionale dei Giuseppini del Murialdo- è una ONG che supporta le attività dei padri giuseppini nel mondo: a Lunsar, la ONG è situata all’interno della stessa missione cattolica, e quindi il confronto costante con i missionari e i loro collaboratori costituisce la caratteristica più peculiare del lavoro, al punto che non c’è quasi più da stupirsi nel sentirsi chiamare “Father” dai bambini di Lunsar e dintorni!...

26Ago/130

Pezzi di puzzle, pezzi di iceberg e punti di domanda

montaggio di 4 foto

12 agosto 2013_E’ passato un mese e mezzo dal mio arrivo in terra brasileira e ogni giorno continua la raccolta di nuovi pezzi di puzzle della realtà locale, consapevole, però, che è un puzzle di cui, forse, potrò solo focalizzare una piccola parte prima di dover ripartire.

Le attività principali sono avviate e altre si presentano interessanti e possibili. Le lezioni di percussioni procedono bene, anche se l’idea di fare un’esibizione in piazza andrà ridimensionata rispetto a come l’avevo immaginata, perché, forse, richiederà più tempo di quello che mi resta [qui un video di una delle prime lezioni: https://www.facebook.com/photo.php?v=10201687357685274 ]...

13Ago/130

São Luis Branco e Preto

Sto scrivendo dall’Italia e ancora non mi sembra vero che tre mesi siano passati. Penso sia quasi ingiusto permettere di iniziare un’esperienza cosi forte e farla durare cosi  poco. Fa proprio male al cuore.(Sarà questa la vera saudades?)

sao luiz 1

7Ago/130

In Brasile un Papa rivoluzionario… ma ben nel suo recinto

La giornata mondiale della gioventù in Brasile e le affermazioni del Papa sulle proteste dei giovani.

La giornata mondiale della gioventù in Brasile e le affermazioni del Papa sulle proteste dei giovani: ormai è passata più di una settimana dalla JMJ di Rio 2013, ma questo articolo si riferisce alle impressioni e alle riflessioni di quei giorni, in cui ho avuto la possibilità di vivere la settimana della giornata mondiale della gioventù nel suo paese ospitante...