Dime que puedo hacer por este hijo!
Quando il colore del cielo diventa una costante e piacevole compagnia, quando il sole che ti penetra diventa solo un fastidio, quando la polvere che ti sale ovunque inizia a diventare un misto tra abitudine ed odio..li tutto inizia, li non sei più un osservatore ma inizi a capire chi vorresti essere, cosa vorresti fare e perché...
ep. 3 – La Grammatica, l’Utopia, la Cooperazione
Quello della cooperazione è certamente un mondo complesso, fatto di sorrisi, delusioni e soprattutto attese. Ingrediente basilare non può però non essere un pizzico di sogno e, pensando ai celebri versi di Galeano, di “Utopia”...
Se l’italiano ammette l’uso transitivo di ‘sognare’ e dunque si può dire “ti ho sognato” oppure “ho sognato un mondo migliore”, non così lo spagnolo che ne ammette il solo uso intransitivo.
Certo, la lingua è lo strumento comunicativo principale con cui ci relazioniamo con il mondo circostante. Uno strumento limitato, con cui spesso ci si limita a sfiorare l’oggetto o solo ad avvicinarlo per contrasti o approssimazione. Eppure, in questo caso, la lingua spagnola ci indica la strada: ‘soñé contigo’, ‘soñé con un mundo mejor…‘.
Non importa dunque cosa o chi si sogna, ma con chi. Mi sembra una buona definizione di “corretta” cooperazione: il sogno si condivide ed insieme si costruisce il cammino.
Lei è all’orizzonte.
Mi avvicino di due passi,
lei si allontana di due passi.
Cammino per dieci passi e
l’orizzonte si sposta
dieci passi più in là.
Per quanto io cammini,
non la raggiungerò mai.
A cosa serve l’utopia?
Serve proprio a questo: a camminare.
(E. H. Galeano)
Active Citizenship for Education: lotte sociali e diritto all’educazione in Messico
Educazione e cittadinanza attiva: i termini della questione, questione di termini.
Education for Active Citizenship: é il nome del progetto SVE al quale stiamo prendendo parte. E’ un nome indicativo e significativo, che disegna una relazione precisa, né innocente né scontata, tra due dimensioni fondamentali della vita di ognuno: l’educazione, da una parte, e la cittadinanza attiva, dall’altra...
Hermosillo…la fine dell’impero!
Hermosillo è una città a nord ovest del Messico spersa in mezzo al deserto, nasce come insediamento dei Pimas (gruppo indigeno) e il suo nome originario è Pitic “luogo dove si congiungono i due fiumi”, attualmente i due fiumi sono secchi e l’acqua arriva da un altra città.
L’aria che si respira qui è quella della classica area vicina alla frontiera con parecchie contaminazioni USA, le strade sono larghissime tutte parallele con delle macchine enormi che spesso sembrano piu dei camion che delle auto. Il sole brucia e nonostante sia inverno te lo senti proprio penetrare nelle ossa e scaldarti l’anima...
“Donde termina la cultura y empieza la carne asada”
José Vasconcelos, scrittore e filosofo messicano di fine Ottocento giunto a Sonora disse che si trovava “donde termina la cultura y empieza la carne asada”.
In effetti Hermosillo, città nel cuore dello stato di Sonora, non offre quella ricchezza culturale per cui è mondialmente conosciuto il Messico, le grandi piramidi Maya sono lontane migliaia di chilometri da qui… così come la grande e imponente capitale...
ep. 2 – L’insostenibile leggerezza di un pallone sgonfio
Una “missione” delicata come la nostra, in un contesto culturale tanto diverso e lontano, prima della partenza ed in corso d’opera, genera un flusso continuo di raccomandazioni:Da parte dell’Ente: – “Non esitate a fare domande!”, – “Non chiedete troppo!”, – “Esagerate, ma non troppo!”. Da casa: – “Vai piano, stai attento!” (prima di prendere il volo); – “Non prendere freddo!” (un attimo dopo aver descritto quanto picchi il sole); – “Non ti appesantire!” (in reazione alla descrizione della dieta tipica a base di fagioli, carne e chile). E così via…Nessuno mai, però, che ti avvisi del vero pericolo, in agguato dietro l’innocenza di un pallone che mestamente rotola nel meriggio messicano. Un pallone sgonfio al punto giusto che, se non causa alcun pericolo nei bambini del posto, ormai immuni da generazioni, può regalare ad ignari cooperanti d’oltreoceano cadute con avvitamenti carpiati o doppio salto mortale.
Tutto questo a conferma che, cadute e polsi malconci a parte, a bambini e ragazzi basta davvero poco per divertirsi. Qui ad Aguascalientes come altrove. Basta un pallone, per sgonfio che sia, e lo stare insieme.
Lo stare insieme funziona un po’ meno per compiti e tareas, ma per quello ci stiamo attrezzando.
Biagio Grillo, Volontario in Messico con il Servizio Volontario Europeo
Buscando el Levante por el Poniente – ep.1
Arriviamo in Messico, destinazione Aguascalientes, dopo 3 scali, 1 oceano. Un viaggio interminabile di cui, anche per colpa del fuso orario, non riesci a calcolare la durata. Quando stai per giungere allo stremo della sopportazione, lo schermo ci tiene ad avvisarti che stiamo sorvolando un’improbabile Itaca nordamericana.
Infine ecco, ti accoglie un cielo che sembra più vicino e nuvoloni come meringhe giganti anche, poi in ordine sparso:
- i peperoncini rossi della huerta e la conseguente facile predizione di quello che sarà l’ “segreto” di ogni pasto;
- un sole che ti picchia in fronte come un instancabile battitore di béisbol,
- le domande a bruciapelo ed un po’ scapestrate dei seminaristi che tentano bonariamente di instaurare contatti interculturali;
- montagne di tortillas, che dopo appena qualche giorno arrotoli su una mano con l’abilità innata di equilibrista gitano;
- le risate dei bambini che non riescono a pronunciare il tuo nome, appena prima di scoprire che ti chiami proprio come il loro nonno emigrato chissà quanti anni prima;
- gli apparentemente innocui “picos de palomas” sottolio che ti vengono offerti con indubbia generosità ma (soprattutto) nell’ammiccante attesa di quell’esplosione che il tuo viso di gringo mostrerà…
Che altro? Siamo appena arrivati, un pò di pazienza insomma… Saludos.
Biagio Grillo, Volontario in Messico con il Servizio Volontario Europeo
Lost in a Seminario
Ultimo mese ad Aguascalientes, la Rovigo del Mexico ( i rovigotti mi perdoneranno per questo accostamento…jeje!); una città un po’ soporifera e con scarse attività culturali e ricreative, nella quale Chiara ed io abbiamo vissuto negli ultimi 6 mesi.
L’unicità della nostra permanenza qui risiede, però, nel luogo che ci ha ospitato tutti questi mesi: il SEMINARIO dei Padri Giuseppini!...
Una quinceañera un po’ speciale
In Messico il compimento dei 15 anni è, soprattutto per le ragazze, un appuntamento sentitissimo. I festeggiamenti coinvolgono l’intera famiglia allargata che investe gran parte dei loro risparmi per organizzare in grande stile il compleanno con mesi di anticipo (con tanto di fiere dedicate). Nulla viene lasciato al caso e i preparativi assomigliano in tutto e per tutto a quelli che vengono fatti per i matrimoni: vestiti principeschi, musica dal vivo, torta cerimoniale, affitto di un salón de fiestas, catering e noleggio della limousine sono alcuni dei lussi che anche le famiglie non propriamente benestanti si sforzano di concedersi.
Ricerca sociologica sul contesto giovanile e sulla dispersione scolastica ad Aguascalientes
Introduzione
Il lavoro svolto presso il Centro Reffo ad Aguascalientes si è sviluppato intorno al contesto giovanile della città. Il tema principiale riguarda il fenomeno della dispersione scolastica. Per affrontare questo argomento si è cercato di capire quale siano le condizioni in cui vivono i giovani e non fermarsi sul contesto familiare individuale come è stato fatto precedentemente.1L'intenzione è qui quella di mostrare alcune delle strutture sociali fondamentali, per creare un'immagine ampia dei problemi attuali dei giovani nella zona orientale della città, sperando che il presente lavoro sia utile per capire come il Centro Reffo potrebbe inserirsi e integrarsi meglio nel contesto locale...