Essere grati per la ricchezza
Dopo un anno sono sicuramente più ricca. Non mi riferisco a qualcosa di materiale quanto più ad una ricchezza in qualità di persona. Un anno trascorso ad Aguascalientes mi ha sicuramente cambiato e questo credo sia l’aspetto più importante e il successo di un’esperienza: qualcosa che ti cambia in meglio sarà stata sicuramente una cosa buona.
Una grande famiglia in mezzo ai campi
Greaca. Un paesello con in mezzo a distese immense di campi coltivati e nuda terra arata. Otto chilometri dal Danubio e dalla Bulgaria, una cinquantina dalla capitale Bucarest. E’ uno di quei posti, forse, per me un po’ anonimi, lontanissimi dalle mie realtà, dalle mie idee, dalle mie ambizioni, dalle mie fantasie. Non mi direbbe un granché.
Mi piace spesso fermarmi a immaginare cosa potrebbe stare succedendo in questo istante dall’altra parte del mondo, o altrove, in posti che non conosco e che non posso raggiungere, in ambienti e realtà che la mia fantasia neanche può creare in tutti i suoi particolari; mi sforzo di immaginare chi ci sia e cosa stia facendo là, in quell’attimo. Magari cose assolutamente innocue, semplici, quotidiane, banali, di quelle alle quali non si fa caso…
Un’esperienza che ti cambia la vita!
Dopo un mese dal mio rientro, non mi sembra ancora possibile pensare che quest’anno di servizio civile sia terminato, nella mia mente voglio credere di essermi presa una piccola pausa per poi ripartire …
verso quella terra ardente che mi ha lasciato i segni sulla pelle,
verso quelle persone cosi forti che superano qualsiasi difficoltà senza lamentarsi ma con l’arma più forte il sorriso,
verso quei bambini che portano sul corpo ferite di storie familiari cosi difficili che spesso solo a ripensarci gli occhi mi si riempiono di lacrime, ma loro a dieci anni raccontano queste cose come se fosse normale e con una forza davvero ammirabile, sono bambini cresciuti troppo in fretta spesso lasciati soli a superare tutti gli ostacoli della vita, ma loro non hanno il tempo di piangersi addosso perché devono lottare contro ogni pericolo che la vita gli pone davanti,
Ad un anno dall’inizio, a pochi giorni dalla fine….
La mia esperienza in Messico è cominciata il giorno dopo essermi laureato alla Specialistica qui a Torino, la valigia era pronta già da qualche giorno e la voglia di partire c’era!
È passato un anno, un anno pieno di emozioni, di esperienze e di sorprese. È passato in fretta, troppo.
Grazie Romania!
Dal primo giorno in cui siamo arrivati in Romania una ragazza del nostro gruppo, ormai alla sua terza esperienza in questo paese, ci ha detto: “Ragazzi, preparatevi perchè la Romania fa regali.. imparerete a ringraziarla”.
Non posso non dire che non avesse ragione.
È passato ormai quasi un mese dall’inizio di quest’esperienza ed effettivamente, fin dai primi giorni, questa terra al confine dell’Europa, ci ha fatto piu’ di una sorpresa.
SERVIZIO CIVILE, UN ANNO DI SOGNI CONDIVISI
Che dire della mia esperienza del Servizio Civile ... Quando chiudo gli occhi vedo i colori, i sorrisi, le lacrime, i capricci dei bambini che non vogliono fare i compiti, le espressioni dei più piccoli che mi fanno promettere che quello sarà l'ultimo boccone di cereali e poi basta, e il mio patto: “Ok, però un boccone grande grande, perché devi crescere, diventare grande grande, forte forte per poi da grande diventare dottore per curare la nonna, o veterinario per salvare i cagnolini che vengono investiti, o pilota per girare il mondo ...” e le loro meravigliose facce, incerte e stupite, che con molta poca convinzione buttano giù quel boccone …
Messico: tra realta’ e immaginazione.
Prima di partire alla scoperta di un paese che non hai ancora mai visto, la curiositá spesso ti porta a nutrire il tuo immaginario rubando immagini dai libri di storie raccontate da chi prima di te ha percorso le stesse distanze.
Ció che a volte accade é che questo bagaglio di aspettative non trovino un vero riscontro nella realtá che una volta arrivato incontrerai, e sicuramente il Messico dalle tinte piú tradizionali e popolari che si era dipinto nella mia mente ha dovuto drasticamente ridimensionarsi dopo l’incontro con il Distrito Federal, una immensa capitale rumorosa, satura, ossessiva..e molto, molto intrigante.
Oggi peró ho la sensazione di essere arrivata, non so come, in uno di quei luoghi che pensavo esistessero solo negli angoli della mia immaginazione o che mi fossero in qualche modo preclusi per non essere una nativa del luogo. Ore di viaggio per raggiungere Puebla, e poi ancora strada e strada, salendo verso la cima della montagna per arrivare qui, nella piccola comunitá di Plan de Guadalupe, dove il tempo sembra essersi fermato.
GIOVANE RESPONSABILITA’ SOCIALE
La responsabilità sociale è un argomento che nel mondo in cui viviamo oggi non si può trascurare; è uno dei doveri che ogni uomo o donna dovrebbe far suo, in qualunque campo lavori.
Ho avuto modo di presentare le attività del Centro Reffo presso il ROTARACT di Aguascalientes e mi sono resa conto che per certe cose non è mai troppo presto. Il ROTARACT è un club patrocinato dal Rotary International che riunisce i più giovani, le brillanti promesse del futuro di un paese, di una società. Qui ad Aguascalientes il gruppo è ben formato ed ha un potenziale promettente.
I ragazzi e le ragazze che vi fanno parte sono tutte persone impegnate nello studio e nel lavoro: chi si occupa di legge, chi di medicina, chi di ambiente, chi di amministrazione, chi di finanza… Tutti sono anelli di una catena di montaggio per il futuro e la crescita del loro paese. È sicuramente ammirevole da parte loro l’impegno nell’incontrarsi ogni mercoledì sera per conoscere tematiche differenti e dibatterne e ad attivarsi per organizzare raccolte fondi ed eventi in proposito. C’è da sottolineare, però, che stiamo parlando di giovani promesse appartenenti a famiglie con un certo livello di sicurezza economica e di istruzione che non è così facile avere in questo paese.
Nonostante si tratti di ragazzi e ragazze nati e vissuti ad Aguascalientes, di problematiche della zona est della loro città non avevano sentito parlare molto. Mentre mostravo loro alcune foto dei barrios (quartieri) come Salto de Ojocaliente, Solidaridad I, II, III, IV, Infonavit Morelos, Bajio de las Palmas, ho visto nei loro occhi stupore e ascoltato nelle loro parole incredulità. È qui che ho espresso loro un mio parere riguardo la loro crescita personale e professionale: non si può prescindere dai problemi che ci circondano.
Molto spesso si pensa che le questioni riguardanti povertà, istruzione, sanità, sicurezza appartengano solo a realtà diverse o lantane dalla nostra. In realtà non è così. Alla porta accanto ci può essere una persona o una famiglia in difficoltà e non si può far finta di niente o non accorgersi di tutto questo. Per fare qualcosa di grande bisogna iniziare dalle cose più piccole.
È così che il gruppo del ROTARACT si è attivato per far avere una donazione all’apoyo escolar del Centro Reffo A.C. e si è impegnato a ricevere due dei nostri progetti, uno riguardante le attività didattiche e l’altro attinente il programma di despensas. Grazie ai ragazzi e alle ragazze del ROTARACT di Aguascalientes. Insieme “facciamo il bene e lo facciamo bene”.
Viviana Turco, Volontaria in Servizio Civile in Messico
DE “LA RES PUBLICA” DI AGUASCALIENTES
Ho avuto l’opportunità di partecipare a quello che qui ad Aguascalientes è “l’evento dell’anno”, cioè il Primer Informe dell’Alcalde. Si tratta di una conferenza pubblica in cui il Presidente del Municipio (attualmente Juan Antonio Martin del Campo), insieme con tutti i regidores (sarebbero l’equivalente dei nostri assessori), informa la cittadinanza riguardo al primo anno di attività (l’attuale amministrazione è entrata nel 2013) svolte e risultati ottenuti con il loro lavoro. Si tratta di un evento importante a cui partecipano televisioni pubbliche e private, testate giornalistiche, istituzioni e personalità importanti a livello imprenditoriale.
La Pastorela
Con i ragazzi di secondaria del apoyo escolar de la Parrocchia di San José Obrero quest’anno abbiamo deciso di organizzare una Pastorela per la posada natalizia di fine anno.
La Pastorela non è solo la rappresentazione teatrale della nascita del Bambino Gesú, come siamo abituati noi in Italia con il Presepio vivente, è molto di più: è un misto tra teatro, fede e divertimento. Come genere teatrale fu creato e introdotto in Messico dai Missionari Francescani, il primo ordine religioso che arrivò nel Nuovo Mondo nel XVI secolo.