Los niñ@s del apoyo escolar
In questo mese io e la mia collega, ci siamo involucrate nelle attività dell’apoyo escolar.
Nonostante il breve periodo di tempo trascorso, si sono venuti a creare dei legami molto forti. Fin da subito ho notato un reale bisogno di affetto ed attenzione. La maggioranza dei bambini, proviene da famiglie molto numerose e da scarse risorse economiche ( i genitori spesso non sono presenti ); di conseguenza per loro risulta fondamentale frequentare la parrocchia e il centro, non solo per essere seguiti scolasticamente, ma soprattutto per avere un sostegno, una guida e dei punti di riferimento...
Considerando le necessità della parrocchia, abbiamo collaborato nell’apoyo escolar de primaria. I bambini che lo frequentano hanno una età che varia dai 6 ai 12 anni.
Il nostro lavoro si svolgeva durante l’orario pomeridiano ( dalle 16.00 alle 18.30 ), dividendosi basicamente nel recupero scolastico, affiancamento ai laboratori ( computer e danza ) e nelle attività ludico-ricreative.
Durante la prima ora i bambini realizzavano i loro compiti.
Da come si può facilmente immaginare, non era l’attività preferita, ma nonostante questo, si poteva lavorare serenamente.
Molti bambini hanno grandi lacune; solo la minoranza di essi, sfortunatamente, è capace di svolgere i compiti in autonomia.
Una volta a settimana, i bambini potevano usufruire dell’aula dei computer. L’intero laboratorio si limitava ai giochi online.
A mio parere, questa attività si potrebbe sviluppare diversamente, utilizzando sempre il gioco come strumento principale, ma con fini di apprendimento. Inoltre sarebbe opportuno iniziare un corso di informatica, che permeterebbe ai bambini di imparare alcune nozioni basiche e l’utilizzo di alcuni programmi, come word, paint …
Nelle due ultime settimane i bambini di primaria e secondaria, preparavano un ballo per la festa di chiusura dell’apoyo escolar. Le bambine erano le più entusiaste, invece i maschietti più timidi ed impacciati.
Nel gruppo era visibile la gioia e l’emozione; tutti aspettavano con ansia il giorno dell’esibizione.
L’ultima ora si dedicava al gioco.
Fin dall’inizio abbiamo notato la difficoltà di incontrare giochi che potessero interessare tutto il gruppo; abitualmente i bambini giocavano a calcio mentre le bambine con dei giochi da tavola. Poco a poco e dopo diversi tentativi, abbiamo raggiunto il nostro obiettivo.
Il tempo trascorso in loro compagnia è stato molto gradevole; mi ha permesso di avvicinarmi ai bambini e alle loro famiglie, di creare rapporti di fiducia.
Spero che con l’inizio del nuovo ciclo scolastico ( fine Agosto ) e con l’arrivo dei volontari provenienti dalle diverse università locali, si possano arricchire e migliorare le attività del centro.
Chiara Signorelli, Volontaria in Messico con il Servizio Volontario Europeo
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