TI SEI FATTO STRANIERO E TI HANNO ACCOLTO
Accogliere, essere accolti, reimparare, servire e credere.
Troppo spesso ormai si sente parlare di accoglienza, di immigrazione, di integrazione. Tutti temi scottanti, che fanno scaldare gli animi, temi che per molti sono motivo di rabbia, di critica, di incomprensione. Tutti i popoli sono stati migranti, ma non tutte le genti sanno anche solo immaginare che cosa significhi essere stranieri. Che cosa significa allora farsi straniero? Non si è di certo stranieri quando si parte in vacanza per un paese esotico, e non si è stranieri nei panni del turista, piuttosto, lo si è quando ci si ritrova completamente immersi in una cultura talmente lontana che a tratti sembra di essere salito su una macchina del tempo, lo si è quando ci si ritrova a mille miglia lontano da casa, dai volti conosciuti, dai modi di fare familiari, dalle proprie abitudini, dalla propria cultura, lo si è quando l’unico a conoscerla sei tu. Si è stranieri quando ti capita di capire che i discorsi che fai con le persone vengono interpretati, alle volte, in maniera così diversa che sarebbe difficile persino raccontarle, queste maniere.