ACQUA: BENE PRIMARIO PER L’INTERA UMANITA’
Siamo fatti da circa il 70% di acqua ed il nostro fabbisogno giornaliero si aggira intorno a 2 litri al giorno che moltiplicato per 10.000 abitanti quanti litri fa? E soltanto per bere, non consideriamo il fabbisogno legato alle altre fondamentali necessita'.
A Siongiroi l'acqua non c'è, è poca, è acqua piovana...è sporca. I bambini della scuola ogni giorno, nel pomeriggio intorno alle 16.00 si recano ad una pozza dove anche mucche ed asini si serviranno per bere ed urinare, e con i loro bidoni di plastica gialla prendono la loro acqua e la portano al campo dove la utilizzeranno per lavarsi e per lavare i propri vestiti. L'acqua ha un colore marrone, eppure lavano. L'acqua ha un odore nauseante, eppure non lo sentono. L'acqua, bene primario per un'umanita' intera qui, in una natura che esplode con tutta la sua forza, sembra un miraggio lontano. Dei ricchi e' privilegio averla pulita, mentre centinaia di bambini la condividono con mucche ed asini e si precipitano sotto la grondaia di un tetto a raccoglierla quando piove nel loro bicchiere, per dissetarsi un po'...
L'acqua che scorre dal rubinetto di casa a giorni alterni, di un colore giallino misto ad un marrone a tratti scuro come la mia pelle che sembra essersi adattata ad un odore nuovo. Un odore di cui sono ormai impregnati i vestiti che lavo nella speranza di ripulirgli via la polvere ma con la stessa acqua che veramente pulita forse qui mai ci sara'...cosciente che al ritorno a casa mi sentiro' una straniera in mezzo a profumi troppo forti per le mie narici, osservo questa nuova realta' con occhi spalancati come una finestra che si apre su un orizzonte nuovo diventato ormai quasi normale.
Daniela Romano, Volontaria in Kenya con il Servizio Civile
Camminando su questa terra
Questa non vuole essere la semplice pagina di un diario, ma lo sfogo di una coscienza che spesso è silente e cova, un impeto di rabbia e dolore che lasciare andare in un sol fiato, aiuta a rendere più leggero il peso che dentro al petto grava.
I remember when I went to school…
Tra i banchi di scuola disposti in fila, due per banco a condividere uno spazio comune con quel compagno da cui copiare una lezione mancata o quel compito in classe per cui non avevamo studiato. Sono ritornata fra i banchi di scuola dopo quasi 10 anni, ma in una dimensione nuova dove libri sgualciti si trovano adagiati in pile su una finestra sporca, dove tre persone stanno sedute su panche di legno che non hanno schienali, dove non c'e' il pavimento ed il tetto e' in lamiera, trattiene il calore in estate e il freddo in inverno e con la pioggia incessante non ci si sente piu'.
I remember... I miei banchi di scuola dove decine di chewingum erano attaccate mentre qui a stento intravedo una penna che scrive su un foglio ingiallito che domani un topino affamato sgranocchiera'...
Daniela Romano, Volontaria con il Servizio Civile in Kenya