DE “LA RES PUBLICA” DI AGUASCALIENTES
Ho avuto l’opportunità di partecipare a quello che qui ad Aguascalientes è “l’evento dell’anno”, cioè il Primer Informe dell’Alcalde. Si tratta di una conferenza pubblica in cui il Presidente del Municipio (attualmente Juan Antonio Martin del Campo), insieme con tutti i regidores (sarebbero l’equivalente dei nostri assessori), informa la cittadinanza riguardo al primo anno di attività (l’attuale amministrazione è entrata nel 2013) svolte e risultati ottenuti con il loro lavoro. Si tratta di un evento importante a cui partecipano televisioni pubbliche e private, testate giornalistiche, istituzioni e personalità importanti a livello imprenditoriale.
Molte testate giornalistiche locali, a seconda della loro “corrente”, si sono espresse in termini più o meno buoni, a favore o contro l’amministrazione e ciò che è stato detto. L’attuale presidente municipale è del PAN, uno dei due più tradizionali partiti politici del Messico (l’altro è il PRI). Come ogni buon politico, il Presidente municipale ha incentrato il suo discorso solo sulle cose buone fatte dalla sua amministrazione per fare in modo che l’attenzione non cadesse invece, su altre cose che si potrebbero fare meglio. Parliamo ovviamente di scandali che da noi non sono così eclatanti, cioè l’utilizzo di denaro pubblico per scopi personali, tra cui viaggi in Europa per impiegati pubblici con rispettive famiglie al seguito, utilizzo solo detto e non dimostrato di denaro pubblico per grandi opere (alcune portate avanti solo per “facciata” e altre mai iniziate). Fondamentalmente tutti i regidores che hanno avuto modo di poter dibattere con il Presidente, sono stati d’accordo su quanto detto e fatto dall’amministrazione. Eric Berthaúd Reyes del partito d’opposizione (Movimento Ciudadano), per quanto fosse d’accordo con gli altri, ha sostenuto la necessità di fare molto di più e farlo meglio, specialmente per quel che riguarda le opere pubbliche di cui la città ha bisogno. Questo scaturisce dal recente e rapido sviluppo, soprattutto a livello industriale e problematiche sociali che necessitano più attenzione.
È stato interessante prendere parte a questo tipo di evento perché, ho scoperto che tutto quello che si dice riguardo alla “somiglianza” tra Messico e Italia (a livello di sistema politico, di corruzione, di sperpero di denaro pubblico) è tutto vero, seppure parliamo di due paesi di due continenti diversi. Chiaramente non è mai giusto generalizzare. Anzi, bisogna riconoscere che in qualunque posto del mondo ci sono cose buone ed altre meno buone. Per me che sono in Servizio Civile in un paese che, tra l’altro, mi ospita, credo sia importante conoscere certe dinamiche soprattutto per deformazione professionale (essendo laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche, certi aspetti, specialmente la politica, sono convinta non si possano tralasciare). A tutte le latitudini o longitudini ci sono cose che funzionano bene ed altre male. Il mio compito qui credo sia di apprendere il più possibile del paese in cui mi trovo e condividere opinioni in merito. Certamente non si può giudicare né esprimere opinioni se prima non si conosce.
Viviana Turco, Volontaria in Messico con il Servizio Civile
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