Los Fariseos de Hermosillo
“… Straccioni che senza vergogna portaste il cilicio o la gogna
andarvene non fu fatica perché la morte vi fu amica.”
F. De Andrè
Uno strano meccanismo innescato nella mente umana da secoli di convenzioni e creazioni mentali ci da la certezza che ad ogni rinuncia o sacrificio corrisponda una contropartita considerevole, in egual maniera dar forma fisica ai nostri “demoni” è un ottimo modo per risolvere problemi e blocchi psicologici, la scuola sciamanica, maestra in questo approccio, insegna di riuscir a fronteggiare moderne piaghe psicologiche molto più profondamente che qualsiasi scienza contemporanea.
A partire dal mercoledì delle ceneri qui in Hermosillo uno di questi fenomeni che accomunano sciamanesimo, cristianesimo e psicologia trova forma vivente nei tipici “Fariseos”.
Welcome to Sonora: Tecate, mota y bacanora.
Hermosillo, Sonora…tutto tace, tutto dorme, spesso qualcuno viene fatto fuori in una sparatoria ma niente a che vedere con quello che accade a Chiuahua o Sinaloa, due stati confinanti, qui è tutto molto molto tranquillo…per lo meno in superficie.
Anche qui come in tutto il mondo la gente fa uso di sostanze naturali o di sintesi, capaci di modificare l’umore, la percezione e l’attività mentale, meglio conosciute come droghe.
Te ne parlano i bambini nel centro educativo, lo si vede per le strade la marijuana o “mota” qui gira ovunque e viene fumata più del tabacco (credo), vicino a lei volano fiumi di birra “Tecate” e di un distillato tipico chiamato “bacanora”, fino a qui tutto bene, la gente ha sempre cercato sistemi per alterare la percezione della realtà, per diletto o per dimenticarsi delle difficoltà alla quale è costretta...
ep. 6 – i tempi morti, i libri e la sovversione
Nel vecchio continente non è così raro vedere qualcuno con un libro in mano, che legge. Niente di cui stupirsi. A volte si cede all’irresistibile tentazione di sbirciarne il titolo, e può capitare di imbattersi in qualche volume dei cari Volo o Moccia, o nelle 50 sfumature del colore del momento. Si storce il naso, ma niente di più.
Quì in Messico, o per lo meno ad Aguascalientes, dove un testo classico costa almeno come cenare fuori, invece è qualcosa di insolito, sovversivo forse. Un momento vuoto, tiri fuori il libro ed inizi a leggere. Bambini e ragazzi ti guardano a volte ti chiedono con tono sorpreso se ti piace molto leggere. Esistono progetti, iniziative di promozione alla lettura, ma forse quello che meglio continua a funzionare è il pure esempio: ultimamente, mi capita infatti che seminaristi mi chiedano libri in prestito, che un ragazzino dell’Apoyo – dopo avermi raccontato con soddisfazione di essersi iscritto alla biblioteca di quartiere, mi chieda di consigliarli qualche bel titolo adatto a lui (e intanto inizia a leggere la ‘Divina Commedia’).
Gocce nell’oceano, soddisfazioni personali.
Biagio Grillo, Volontario in Messico con il Servizio Volontario Europeo
Pedalando verso la tradizione…
Qualche settimana fa sono partito per Bubaque, sull’arcipelago guineense delle Bijagòs, un insieme di selvagge e lussureggianti isolette al largo di Bissau in compagnia di Seminario, un ragazzo del luogo che mi ha accompagnato alla scoperta dell’isola e delle sue tradizioni...