Volontari
11Apr/180

Ogni strada porta in grembo il suo segreto!

Ogni strada porta in grembo il suo segreto”, così recita una canzone di un trio di rapper romani; niente di più vero nella zona orientale periferica di Aguascalientes, dove ogni strada e ogni quartiere, seppur limitrofi e apparentemente simili, portano con sé criticità, storie e situazioni estremamente diverse tra loro. Se una è la strada più tranquilla al mondo, la parallela può risultare completamente da evitare.

giuseppe al lavoro

I nostri ragazzi provengono da questa realtà, conoscono benissimo le zone da frequentare e quelle da evitare, quasi immersi da una routine di vita alienante. “Che hai fatto durante il fine settimana”? - domando spesso il lunedì mattina - “Niente, ho dormito.” o “Nulla maestro, ho guardato la tele”.

2Dic/140

Un percorso ad ostacoli

Aveva ragione chi diceva che in un’esperienza come questa, dopo un po’ di tempo passa la voglia, l’istinto, l’impulso di scrivere e di raccontare..e penso di sapere perché.

All’inizio è tutto bello e tutto sorprendente, anche le cose più fastidiose o difficili a cui adattarsi risultano divertenti ed esotiche: si è presi da quella voglia di avventura, di scoprire e vivere tutto fino in fondo ed ogni cosa appare avvolta da un alone di magia. Col passare del tempo l’alone viene via ed al suo posto emergono la routine, l’abitudine che anche nelle situazioni più diverse e più difficili si impone nella vita di ogni giorno, la stanchezza e la riflessione. Soprattutto, viene fuori la coscienza delle cose che non vanno e di come spesso non si faccia abbastanza per cercare di migliorarle, o di come non lo si faccia nel modo giusto. Un anno è lungo e succedono tante cose che non vorresti e che la lontananza accentua facendoti sentire impotente e a tratti egoista, per aver fatto una scelta che ti tiene a migliaia di chilometri dalle persone che ti hanno dato tutto.

Poi, un viaggio nel viaggio, superando il confine verso Nord, guardando dal finestrino paesaggi che pochi mesi prima erano secchi, diventati una distesa d’acqua ricoperta da fitti fili d’erba e contornata da palme ed enormi alberi; o passare con una barchetta dentro un canale che va verso il mare, tra fitte mangrovie e aironi e stormi di uccelli; o andare su un’isola che è un minuscolo cerchio di terra in mezzo al mare, con una spiaggia bianca e un’amaca all’ombra degli alberi; o su un’altra isola assistere di notte all’arrivo dall’acqua di enormi tartarughe che scavano sulla sabbia una buca dove deporre le uova e vedere poi uscire tante piccole creaturine che a decine corrono appena nate verso il mare…

21Lug/140

Con buena vibra

17 luglio 2014. Un mese e pochi giorni. Le avventure si sommano, gli occhi catturano, e, se penso ai giorni trascorsi, allibisco pensando a quanto sia successo e a quanto accadrà nei 300 giorni che seguiranno il mio cammino.  Il DF in questo mese non è stato compagno di avventure, a esserlo sono state sei città sparse per il paese, uniche nel loro totale anonimato che sommate non raggiungono le dimensioni di quella che avevo imparato a sentire già un po’ casa...

30Giu/140

La luna e i pero’

Se vi chiedessi in che fase è la luna stasera, se calante, crescente, piena o nuova, quanti di voi saprebbero rispondere?

Stasera è una notte di luna piena. Qui il contatto con la terra – e con il cielo – si sente molto più che nel moderno e avanzato Occidente perciò quando cala il sole è facile capire dove si trova la luna, lo si sente dalla luce che emana, basta alzare gli occhi in direzione della sua fonte e la si trova lì. È una cosa che faccio ogni sera. La luna piena ha i suoi vantaggi: si può camminare di notte senza usare la torcia ma per il rovescio della medaglia si vedono molte meno stelle del solito. Per questo, anche se la luna piena ha il suo grande fascino, la mia fase preferita è quella di luna nuova o dell’ultima luna calante, quando si vede soltanto un sottilissimo spicchio, una falce appena accennata: lei c’è ma non si mostra troppo, è pronta ad emergere ma senza fretta, piccola, elegante e delicata...

19Mag/140

Dieci cose che ho imparato – ad amare – dei Messicani

Se è vero che la saggezza popolare affonda le proprie radici in fatti ed azioni veridiche, ho pensato che niente di meglio che 10 detti popolari avrebbero potuto aiutarmi a descrivere un popolo vivo, colorato e divertente come quello messicano, che ho imparato a conoscere durante la mia (seppur breve) permanenza oltreoceano.

[Istruzioni per la lettura: condensare in dieci punti la varietà e le sfumature di un popolo di 120 milioni di persone non è semplice, ed è inevitabile generalizzare o cadere in stereotipi. Pertanto, quanto segue va letto con leggerezza, perché allo stesso modo è stato scritto e pensato]...

30Apr/140

Sette il numero perfetto

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Il numero Sette esprime la globalità, l’universalità, l’equilibrio perfetto e rappresenta un ciclo compiuto e dinamico. Considerato fin dall’antichità un simbolo magico e religioso della perfezione, perché era legato al compiersi del ciclo lunare.

Sette sono i mesi della mia esperienza messicana ed ho deciso di partire da questa base numerica per una piccola descrizione di ciò che ho vissuto anche se la crudeltà del verbo scritto non mi permetterà di farvi vivere ciò che in verità mi è stato trasmesso.

Sette punti per questo mio settimo articolo...

29Apr/140

GUINEA BISSAU AL VOTO

Si sNuova immagine 2ono svolte in un clima disteso e altamente partecipativo le elezioni che hanno portato alle urne quasi 800.000 cittadini della Guinea Bissau lo scorso 13 aprile.

File ordinate e silenziose di persone all'ombra degli alberi di mango attendevano di esprimere la propria preferenza sui 13 candidati alle presidenziali e sui 15 partiti alle legislative per il rinnovo dell'Assemblea Nazionale. Scheda bianca con striscia blu o con striscia rossa con dentro i nomi ma anche le foto dei candidati, dall'altra parte della strada tavolini di plastica con sopra tovaglie rosse e grandi contenitori di plastica dove porre le schede e un po' più in là un grande cartone tenuto in piedi da delle pietre con dall'altro lato una sedia come cabina elettorale e l'immancabile boccetta di inchiostro nero a far diventare ancora più scuro il dito dei votanti come segno da molti mostrato con orgoglio di un diritto esercitato. La distanza di latitudine mostra anche in questo caso differenze logistiche che fanno sorridere...

16Apr/140

La mia festa della quinceañera

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Arrivata a questo punto, dopo sette intensi mesi di trasferta messicana, le emozioni si fanno di ora in ora più intense e contrastanti. Da una lato il profumo di casa inizia a farsi sentire nell’aria, dall’altro iniziano le feste di addio e l’idea di ripartire si accompagna ad un filo di tristezza...

24Mar/140

Los Fariseos de Hermosillo

“… Straccioni che senza vergogna portaste il cilicio o la gogna

andarvene non fu fatica perché la morte vi fu amica.”

F. De Andrè

Uno strano meccanismo innescato nella mente umana da secoli di convenzioni e creazioni mentali ci da la certezza che ad ogni rinuncia o sacrificio corrisponda una contropartita considerevole, in egual maniera dar forma fisica ai nostri “demoni” è un ottimo modo per risolvere problemi e blocchi psicologici, la scuola sciamanica, maestra in questo approccio, insegna di riuscir a fronteggiare moderne piaghe psicologiche molto più profondamente che qualsiasi scienza contemporanea.

A partire dal mercoledì delle ceneri qui in Hermosillo uno di questi fenomeni che accomunano sciamanesimo, cristianesimo e psicologia trova forma vivente nei tipici “Fariseos”.

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11Mar/140

Welcome to Sonora: Tecate, mota y bacanora.

Hermosillo, Sonora…tutto tace, tutto dorme, spesso qualcuno viene fatto fuori in una sparatoria ma niente a che vedere con quello che accade a Chiuahua o Sinaloa, due stati confinanti, qui è tutto molto molto tranquillo…per lo meno in superficie.

Anche qui come in tutto il mondo la gente fa uso di sostanze naturali o di sintesi, capaci di modificare l’umore, la percezione e l’attività mentale, meglio conosciute come droghe.

Te ne parlano i bambini nel centro educativo, lo si vede per le strade la marijuana o “mota” qui gira ovunque e viene fumata più del tabacco (credo), vicino a lei volano fiumi di birra “Tecate” e di un distillato tipico chiamato “bacanora”, fino a qui tutto bene, la gente ha sempre cercato sistemi per alterare la percezione della realtà, per diletto o per dimenticarsi delle difficoltà alla quale è costretta...