Volontari
2Mag/160

Se un pomeriggio di primavera un pagliaccio… Un’esplosione di colori nella scuola rurale di Ouerjijen, Médenine.

clown 2

Che succede se un giorno all’improvviso un pagliaccio entra in una scuola? Una scuola “rurale”, come chiamano qui le scuole dei villaggi che circondano la città di Médenine, scuole semplici, piccole, con pochi strumenti e poche risorse. Scuole i cui bambini non sono probabilmente mai usciti dal villaggio, provenienti da famiglie che vivono senza troppi mezzi, bambini che giocano per strada, anche con la calura estiva che inizia a farsi sentire, e che non hanno troppa confidenza con computer e smartphone. Allora, cosa succede se un giorno un pagliaccio entra all’improvviso in una di queste scuole? Semplice: una rivoluzione, una festa, un’allegria incontrollabile! Uno stupore e una gioia così genuini negli occhi dei bambini, quando, di soppiatto, questo energumeno dai vestiti stravaganti e la faccia pitturata entra in classe..

Ouerjijen è un villaggio a sud di Médenine, a una ventina di minuti di louage attraversando la pianura di terra rossa e uliveti, a poca distanza dalle colline aspre e rugose che iniziano piano piano ad innalzarsi verso Matmata. Ogni mercoledì diversi atelier si svolgono nella scuola elementare, animati dalle volontarie dell’associazione “La Voix de l’Enfant Rural”: teatro, informatica, francese, inglese. Sono solo due ore alla settimana e niente di speciale, ma gli alunni ci aspettano puntuali nel cortile e davanti al cancello, per imparare nuove cose, o semplicemente per giocare, non importa, importa che sono lì felici di vederci arrivare e passare un pomeriggio diverso dal solito. E quest’ultima volta, più diverso che mai.

Seifeddine è un giovane di Tunisi, attore, clown, artista di strada. È a Médenine per qualche giorno, a cercare di portare un po’ di caos e di colore anche qui giù. E quale luogo migliore di una scuola elementare?! Senza troppi strumenti a disposizione, Seif riesce a coinvolgere i bambini, semplicemente con delle facce buffe, fogli e pennarelli. All’inizio, forse ancora un po’ intimoriti e sospettosi, i bambini aspettano attenti, mentre il clown disegna caricature. Ma dopo un po’ si sciolgono completamente, corrono a chiamare i bambini delle altre classi, e iniziano a scorrazzare impazziti in cortile. È la prima volta che vedono un clown, un clown in carne e ossa. Lo seguono, lo acchiappano per i vestiti, lo tempestano di domande… “what’s your name??”, gli chiedono in inglese, credendolo arrivato da chissà dove.

Un’allegria contagiosa ha messo sottosopra un’intera scuola; un pagliaccio ha stravolto, per un pomeriggio, la normalità e la routine del villaggio.

clown 1

Alessia Carnevale, Volontaria in Tunisia con il Servizio Volontario Europeo

Commenti (0) Trackback (0)

Ancora nessun commento.


Leave a comment

Ancora nessun trackback.