Volontari
7Lug/130

Racconti dalla Sierra Leone

Lunsar 4

L’impressione che ho avuto arrivando, a fine maggio, in Sierra Leone, è quella di essere in un posto in cui può succedere di tutto: un temporale improvviso può allagare le strade e bloccare il traffico, ma dopo un’ora la terrà avrà assorbito l’acqua e al posto del grigio e del fango sarà un’esplosione di colori. Dopo qualche mese qui, l’impressione è sempre la stessa: non c’è nulla di prevedibile, nulla di scontato. Un labirinto di possibilità aperte. Riflettendoci un po’ su, vivendoci, documentandomi, ho la sensazione di trovarmi in un posto dal potenziale altissimo, se non illimitato: la natura esuberante e rigogliosa, la varietà dei paesaggi, le spiagge e le foreste spettacolari; ma anche la straordinaria ricchezza culturale di una nazione che ha costituito un punto focale nella storia dei rapporti fra tre continenti e in cui, per meno di 5 milioni di abitanti, troviamo almeno 25 lingue diverse... Questi sono solo alcuni degli ingredienti  di una miscela potente e misteriosa. Cosa sarà della Sierra Leone nei prossimi anni?...

Lunsar 2

Lunsar, 30,000 abitanti censiti qualche anno fa e sicuramente aumentati successivamente, è una cittadina in cui si leggono molte delle difficoltà di numerosi contesti africani. Cresciuta durante la dominazione britannica come sito di estrazione mineraria, negli ultimi anni Lunsar, ricca di minerali ferrosi, è tornata al centro degli interessi di alcune compagnie che ne hanno ripreso l’estrazione, comportando un vero e proprio stravolgimento dell’ambiente naturale, ma anche dell’economia e dell’immaginario locale. Lunsar, di riflesso alle aumentate possibilità economiche dei lavoratori delle miniere, sta cambiando rapidamente e cerca di assorbire la domanda di servizi di questa particolare fetta della popolazione. I negozi restano aperti fino a sera tardi; nei bar le televisioni, alimentate da piccoli generatori di corrente elettrica, trasmettono videoclip di canzoni africane e americane, film di Bollywood o campionati di calcio europei, e le bancarelle di abiti usati fanno a gara con quelle di prodotti cinesi a chi espone gli abiti più appariscenti. Ogni giorno iniziano i lavori per la costruzione di una nuova casa, e chi possiede un appezzamento di terra sa di poterlo vendere a caro prezzo.

Tuttavia, nonostante quest’apparenza di sviluppo e possibilità di riscatto sociale ed economico, le opportunità di lavoro nelle miniere non riescono a contenere la crescente domanda, caratterizzata anche da fenomeni migratori, e la disoccupazione giovanile raggiunge proporzioni inquietanti. Parallelamente, l’abbandono dell’agricoltura e la mancanza di investimenti in questo settore contribuiscono ad aumentare la fragilità e l’insicurezza alimentare di quest’area, che si trova ad importare riso e altri prodotti da paesi stranieri. A ciò si aggiunge una diffusa ignoranza degli effetti dello sfruttamento minerario e dell’eredità che queste compagnie lasceranno alla Sierra Leone in termini di devastazione ambientale e sociale, inquinamento e disoccupazione.

Lunsar 11

A Lunsar, le conseguenze della storia di questo paese, dilaniato dalla guerra civile degli anni '90 e segnato ancora oggi dagli interessi delle compagnie minerarie, sono innegabili e continuano a riprodurre l’allarmante diseguaglianza nell’accesso alle risorse, ai diritti e ai beni essenziali. In particolare nei villaggi, la debolezza di molti dei sistemi socio-economici tradizionali e l’assenza di infrastrutture determinano condizioni di vita molto dure soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione, come i bambini e le donne.

Eppure, la straordinaria apertura delle persone, l’ottimismo, l’incrollabile fiducia nel futuro, così come la capacità di adattamento e di ripresa di cui ogni giorno si ha prova in Sierra Leone, ci danno anche prova di una certa resistenza ai processi di devastazione culturale e sociale. Le città paiono dei veri e propri laboratori in continuo movimento: le persone si spostano velocemente, si buttano in nuove attività commerciali, trovano mille impensabili modi per arrivare alla fine del mese. La capacità di arrangiarsi, la micro-imprenditorialità, l’abilità nell’arte della sopravvivenza sfidano le categorie concettuali cui siamo abituati e rendono ai miei occhi la Sierra Leone un paese estremamente complesso e affascinante.

Lunsar 8

Letizia Cassina, borsista Master dei Talenti

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